Big Bang

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Artisti ospitati: Lorenzo Cianchi e Valentina Bigaran

Committenti: i 200 bambini, alunni della Scuola per l’Infanzia “Matteucci” di Milano, con le insegnanti e le famiglie

Città: Milano

Curatori: Paola Boccaletti, Laura Caruso, Saverio Verini

Periodo di residenza: febbraio – maggio 2018

Vernissage scolastico: 12 giugno 2018

 

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Art Sweet Art, progetto di residenze artistiche in abitazioni private, giunge al suo settimo appuntamento. Il 12 giugno si è svolta la presentazione alla presenza di oltre 800 persone, tra bambini, genitori, familiari, insegnanti. Un’occasione per diffondere i processi artistici fuori dai contesti istituzionali, in dialogo con le famiglie, in forma esperienziale, il modo migliore per celebrare un impegno, e un divertimento collettivo sviluppatosi nell’arco dei mesi.

Per l’occasione, invece di toccare l’ambito domestico, l’intervento ha avuto luogo in uno spazio totalmente diverso: la Scuola dell’infanzia Matteucci di Milano, che ha deciso di ospitare la piattaforma Art Sweet Art e sperimentarne la metodologia all’interno dei propri spazi.

È in questo contesto che l’artista Lorenzo Cianchi, in collaborazione con Valentina Bigaran, ha dato vita a Big Bang, progetto durato sei mesi e articolato in due fasi: un laboratorio didattico e un’installazione artistica che rimarrà permanentemente nell’istituto scolastico. Il workshop, che ha visto il coinvolgimento attivo di 200 bambini di età compresa tra 3 e 5 anni, si è sviluppato a partire da due temi principali individuati dopo una serie di incontri con il corpo docente: la luce e il colore. Nel corso di diversi appuntamenti con gli artisti, i bambini hanno potuto sperimentare e familiarizzare con il colore, le forme che può assumere, l’importanza della luce e le sue variazioni, la storia dell’arte (uno dei riferimenti principali utilizzati da Cianchi e Bigaran è stata la Cattedrale di Rouen, soggetto dipinto numerose volte da Claude Monet tra il 1892 e il 1894).

Il laboratorio ha trovato il suo momento culminante nella realizzazione di un’opera realizzata dai due artisti: un tappeto in silicone, totalmente calpestabile, frutto delle riflessioni scaturite durante gli incontri con i bambini. L’installazione intende riflettere in particolar modo sulla possibilità di separare e svincolare reciprocamente colore e forma; un universo di macchie colori che punta sull’impatto visivo e la giocosità dell’intervento, ma anche sulla caratteristica di essere permanente e mobile allo stesso tempo. L’opera infatti rimarrà sempre visibile all’interno dell’istituto, ma sarà possibile cambiarle luogo di fruizione continuamente, in base alle necessità.

Big Bang si caratterizza dunque come un “monumento mobile”, pienamente in linea con l’approccio educativo sperimentale della Scuola dell’infanzia Matteucci, vera e propria eccellenza del territorio milanese e ormai all’avanguardia per quanto riguarda lo svolgimento di attività solo apparentemente extracurricolari. Anche per questo motivo l’incontro con Art Sweet Art è stato particolarmente proficuo e denso di stimoli, finalizzato alla creazione di un’opera da installare negli spazi condivisi dell’istituto.

È in questo essere “patrimonio” a disposizione di tutti che l’intervento di Cianchi e Bigaran ha permesso l’incontro tra Art Sweet Art e la Scuola dell’infanzia Matteucci, estendendo i rispettivi campi di azione e facendo sì che tutti i bambini – anche negli anni a venire – possano diventare i custodi dell’opera conservata a scuola, in quella che può essere considerata la loro seconda casa.

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I tre laboratori

Ciascun laboratorio ha dato modo alle insegnanti di elaborare ulteriori attività proposte ai bambini i cui esiti sono stati esposti durante il vernissage.

MONOCROMO – attività rivolta ai bambini di 3 anni
Una volta preparate le “case del colore”, i bambini hanno cercato all’interno della stanza tutti gli oggetti dello stesso colore per radunarli nell’area determinata dalla forma stabilita a terra: casa gialla (triangolo), casa verde (cerchio), casa rossa (quadrato). È seguita una fase di confronto in cui artisti e bambini hanno cercato di capire se l’abbinamento è stato facile o difficile, come cambiano i colori in base ai materiali, se ci sono colori “incerti” o oggetti non classificabili a causa dei troppi colori che racchiudono. Ogni bimbo ha scelto il suo colore preferito e indossato una pettorina trasformandosi così nel colore indicato, animandolo: come si muove un colore? Su che oggetti si posa e che sensazioni dà? Rientrati in classe i bambini hanno continuato il lavoro esplorando l’ambiente che li circonda e riconoscendo che ci possono essere diversi toni per lo stesso colore, lavorando infine sull’assemblaggio attraverso l’uso del collage e altre tecniche di pittura.

FILTRO – attività rivolta ai bambini di 4 anni
Come percepiamo l’ambiente circostante in base alla diversa luce, sia essa naturale, artificiale o filtrata? Proprio attraverso l’utilizzo di filtri colorati applicati alla finestra, i bambini hanno potuto realizzare come si trasforma l’ambiente e la sua visione. I bambini sono poi diventati “esploratori”, indossando dei caschi di cartone con un filtro blu e poi uno rosso e uno verde, alla scoperta di uno scenario marino, di uno desertico e di una foresta, muovendosi di conseguenza. Artisti e bimbi hanno inventato anche una “storia luminosa” utilizzando un proiettore per lucidi e degli acetati colorati sui quali hanno disegnato personaggi, oggetti e ambientazioni diverse che, sovrapponendosi, hanno creato la storia, finita solo quando si è spenta la luce.

TONO – attività rivolta ai bambini di 5 anni
I bambini hanno osservato come un ambiente si trasforma in base alle stagioni, all’orario, alle condizioni atmosferiche e quanto queste abbiano una propria luce e dei propri colori. Una scoperta che nasce non solo osservando l’ambiente che ci circonda ma anche la serie della Cattedrale di Rouen di Claude Monet. Artisti e bambini hanno analizzato i dipinti cercando di capire le differenze cromatiche date dalle differenti condizioni che circondano la cattedrale: che tempo c’era quel giorno? A che ora Monet ha dipinto l’opera? Faceva freddo o caldo? Poi, attraverso delle tessere colorate, con i toni ricavati dai differenti dipinti, si è cercato di trovare la giusta provenienza, abbinando tono di colore e versione della cattedrale. Infine è stata la volta dei giochi: Blendoku, per cercare di creare una scala di colore passando per esempio dal giallo, tessera iniziale, al viola, tessera finale; e Memory cercando le coppie che hanno la stessa tonalità di colore.