Undici preghiere

2-foto

Artista ospitato: Carlo Trucchi

Famiglia ospitante: Manuela Margutti

Città: Perugia

Indirizzo: Via Enrico dal Pozzo 80

Periodo di residenza: giugno – luglio 2016

Possibilità di vedere l’opera: sabato e domenica

Contatto: info@artsweetart.net

************

anche oggi ho trascorso il mio giorno come storia di qualcuno

sulla via del ritorno

gli alberi mi guardano

Ko Un

*************

L’opera undici preghiere è il modo attraverso cui trova forma l’incontro tra Carlo Trucchi e Manuela Margutti, un percorso di conoscenza tra un artista e una committente propiziato dal progetto Art Sweet Art.

Esiste un tracciato di sassi di fiume che conduce idealmente dallo studio di Carlo, nella campagna aretina, alla casa di Manuela, nel cuore di Perugia: un’opera che oltre a un’armonia estetica ha un senso relazionale profondo. Undici sono i sassi che Carlo ha raccolto nel fiume, undici pensieri, undici frasi mormorate, ripetute e dedicate a Manuela, a una vita che finora scorreva altrove, ma in qualche modo segnata da esperienze forti vissute da entrambi.

Carlo racconta che spesso gli capita di scendere al fiume; ed è là che ha capito che “non esiste il sasso dalla forma perfetta, esiste piuttosto la cura del gesto cosciente e concentrato che permette di raccogliere ogni sasso rendendolo significativo e, per questo, perfetto”. Un rito, una liturgia, ripetitiva e lenta, come è la natura.

È stato questo tipo di sguardo e sul mondo a condurre forse Manuela a voler conoscere da vicino la poetica di Carlo: li accomuna un’osservazione sensibile, fiduciosa e paziente, capace di cogliere bellezza e potenza nella trasformazione.

Carlo Trucchi osserva i processi di decomposizione e di reazione presenti in natura. Studia i cicli di rigenerazione degli elementi, sa cogliere la forza e gli equilibri di questi mutamenti. Ma non è solo questo. L’artista riesce a cogliere il momento per intervenire inserendo elementi esterni, verificando di volta in volta quali variazioni questo comporta. Innesta materiali in certi casi nobili, come l’ottone o il rame, altre volte stridenti, come il catrame. E poi osserva. È un percorso di ricerca senza esiti certi.

Aspetta. Aspetta di captare la nuova forma che ne emerge. Crea le condizioni per svelare questa armonia e offrirla all’osservatore. Quando questo processo funziona – quando elementi diversi trovano un nuovo inatteso equilibrio – blocca tutto, spesso con abbondanti colate di resina, un altro dei suo materiali privilegiati.

In undici preghiere l’approccio quasi alchemico di Carlo porta a comporre una forma ultra-naturale, un innesto inatteso composto da un tronco lucente che riflette la luce del balcone, della casa, della città, e da undici foglie; se ascoltate con attenzione, rimandano ancora l’eco di un pensiero sussurrato nello scorrere di un fiume.

Si tratta di una specie rara e protetta nata dalla cura di Carlo e affidata ora alla cura di Manuela.